’PANAMA PAPERS’ – SCOVATA LA LISTA DEI VIP E POTENTI DEL PIANETA CHE ‘AMMUCCHIAVANO’ I SOLDI NEI PARADISI FISCALI. CIRCA 800 GLI ITALIANI: DAI FAMOSI AI MENO NOTI

    paradiso-fiscale.jpg (572×337)

    “Una colossale fuga di notizie. La più grande della storia della finanza internazionale. Milioni di pagine di documenti che raccontanoquasi 40 anni di affari offshore. Tutto parte dallo studio legaleMossack Fonseca, con base a Panama city, nel cuore di uno dei più efficienti e impenetrabili paradisi fiscali del mondo”. E’ il settimanale l’Espresso, in esclusiva per l’Italia, ad aver avuto accesso all’International consortium of investigative journalist, che sta elaborando l’archivio segreto di nomi ed aziende di cui si compone il corposo faldone del dossier ’Panama Papers’. Un’inchiesta durata oltre un anno, tra  i circa 12 milioni di file, si contano politici, imprenditori, sportivi ed artisti di fama mondiale. Il settimanale italiano anticipa “gli affari riservati degli uomini diPutin, della famiglia Cameron, dei vertici comunisti cinesi. Insieme a star comeLeo MessieJackie Chan”. Tra le personalità coinvolte, il presidente ucrainoPetro Poroshenko, il re dell’Arabia SauditaSalman bin Abdulaziz Al Saud, il sovrano del MaroccoMohammed VI, la famiglia del presidente dell’AzerbaigianIlham Aliyev, il primo ministro dell’Islanda Sigmundur Gunnlaugsson, i familiari del leader cineseXi Jinpinge il presidente dell’ArgentinaMauricio Macri.”Sulle stesse informazioni sono già al lavoro anche le autorità fiscali di diversi Paesi, tra cui la Germania e gli Stati Uniti. Mai prima d’ora una simile mole di dati finanziari riservati era stata messa, tutta insieme, a disposizione della pubblica opinione e degli investigatori – si legge sull’Espresso –  I numeri parlano da soli.Oltre 200 mila società, fondazioni, trust con sede in 21paradisi fiscali sparsi per il mondo, dai Caraibi ai mini Stati del Pacifico, da Cipro fino al deserto del Nevada, negli Stati Uniti. E poi decine di migliaia di clienti, cittadini di 200 Paesi diversi, tra cui politici, uomini di spettacolo, imprenditori, sportivi. I file riguardano operazioni che vannodal 1977 fino alla fine del 2015e “mettono in luce che alcuni dei più importanti istituti di credito internazionali sono coinvolti nella creazione di società difficili da rintracciare, nelle Isole Vergini britanniche, Panama e in altri paradisi fiscali”. Gli italiani coinvolti sarebbero almeno 800, fra i primi nomi di spicco: “Luca di Montezemolo. L’imprenditore Giuseppe Donaldo Nicosia, latitante, coinvolto in un’inchiesta per truffa con Marcello dell’Utri. Il pilota Jarno Trulli”. Personaggi che “si sono rivolti a Mossack Fonseca per aprire società offshore”. E nelle carte analizzate “ricorrono anche i nomi di Ubi e Unicredit”.

    M.